mercoledì 2 marzo 2011

Luglio 1976


Le città e le piazze dell'Umbria nei giorni di Umbria Jazz, si affollano. In alcuni casi anche i musicisti hanno avuto difficoltà nel raggiungere il luogo dove devono suonare; addirittura l'orchestra di Count Basie rimase bloccata nell'ingorgo degli spettatori.

L'edizione del 1976 vide calcare le scene George Coleman, Art Blakey e Dizzy Gillespie. In questo periodo in Umbria arriva moltissima gente e una parte del pubblico, fortemente politicizzata, tende a creare problematiche di vario tipo: in Italia sono i cosiddetti "anni di piombo".

Neanche la musica si salvò: vengono fischiati grandi artisti come Chet Baker e Stan Getz, bianchi e borghesi. Altrettanto acceso, ovviamente, fu il confronto fra le forze politiche locali e negli ambienti culturali. Per non rischiare, gli organizzatori annullarono l'edizione del 1977.

Dopo molte polemiche, nel 1978 si tornò a riorganizzare il festival, con una formula che cerca di limitare invano l'afflusso di spettatori: ogni sera andarono in scena due concerti in altrettante città.

Il festival di conseguenza divenne poco gestibile. All'edizione del 1978 non ne seguirono altre fino al 1982. Serviva una pausa di riflessione...
da wikipedia

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