Il centro storico della Città ritorna improvvisamente al centro dell'attenzione
di tutti i politici in lizza. Castello riparte, faremo la Piazza Burri,
(morto ormai nel 1995), Palazzo Vitelli diventerà una galleria d'arte moderna internazionale. E l'ex ospedale? Sarà un centro universitario mondiale.
E la nuova biblioteca? Roba da far invidia al centro Pompidou de Paris.
La cultura sarà il nostro petrolio.
Beati i nostri pronipoti che potranno godere di tutte queste meraviglie,
Per il momento alla biblioteca comunale non esiste neppure uno straccio di connessione internet...
“Parlando di cultura a Città di Castello un elemento importante sebbene ancora sullo sfondo” dichiara l’assessore al ramo Rossella Cestini, stilando un bilancio del 2010 “è l’apertura della nuova biblioteca presso Palazzo Vitelli a San Giacomo. In vista di questo obiettivo, anche quest’anno, l’attività di promozione della lettura ha avuto molti percorsi rivolti ai bambini, in collaborazione con il Servizio Nidi, Associazione Medem e La Rondine.
continua:
1 commento:
La cultura il nostro petrolio... già.
Parliamoci chiaro:
La Cestini non ha mai partecipato al seppur modesto panorama culturale locale, come l'assessore alle politiche ambientali non si è mai interessato di ambiente, né Celestini al commercio, o Milano all'urbanistica.
Con tutto il rispetto per le PERSONE sopracitate, è chiaro come esse non abbiano, non dico le competenze, ma neanche le sensibilità per gestire la cosa PUBBLICA.
La città è "culturalmente" MORTA, basta farsi un giro per il centro alle 10 di sera per rendersene conto.
Quello di cui parla la nostra Rossella Hoara è, nel migliore dei casi, SPETTACOLO.
[m]
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